Il Distretto Socio sanitario VT4 nell’ambito di un processo di integrazione dei servizi sociali e sanitari che dura da più di un decennio e che inizialmente si è esplicato attraverso forme di lavoro condivise tra gli Operatori dei Servizi Sociali e sanitari, è sfociato poi nel 2005 con l’adozione di un Protocollo di Intesa tra l’Azienda Sanitaria Locale di Viterbo Distretto 4 e i 13 Comuni del Distretto VT4.
Tale Protocollo è stato discusso e deliberato nella Conferenza dei Sindaci del 21 giugno 2005 e successivamente adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 229 del 21 giugno 2005 del Comune di Vetralla – Capofila del Distretto VT4.
Successivamente con l’emanazione dl Decreto del Presidente della Regione Lazio n. 18 del 05 settembre 2008 che prevedeva la progressiva istituzione presso ogni Distretto di un Punto Unico di Accesso Integrato (PUA) ( di seguito viene indicata la rete dei PUA del Distretto VT4) , con funzioni di orientamento ed accompagnamento , interconnessione, continuità assistenziale, valutazione e personalizzazione dell’assistenza, le Amministrazioni Comunali del Distretto VT4 e la AUSL VT Distretto 4 hanno deliberato e sottoscritto un ulteriore Protocollo di Intesa sulle modalità organizzative dei Punti Unici di Accesso (PUA) tra AUSL Viterbo Distretto VT4 e i Comuni del Distretto VT4 per la realizzazione dell’obiettivo Piano Attuativo Locale 2008-2010: il Protocollo è stato approvato con deliberazione del Comune di Vetralla – Capofila n. 268 del 25 settembre 2009 ed è stato siglato in data 28 settembre 2009.
La modalità organizzativa del PUA, adottata sino ad oggi dal Distretto Socio sanitario VT4 è di tipo funzionale, al fine di ottimizzare le risorse umane già esistenti, in particolare gli Assistenti Sociali che operano all’interno di ciascun Comune del Distretto. Tale modalità per la sua funzionalità è stata individuata dalla Regione Lazio come una buona pratica e alcuni rappresentanti dell’Ufficio di Piano e della AUSL sono stati invitati e hanno partecipato al tavolo di lavoro regionale per la definizione di un modello organizzativo regionale condiviso, organizzato nell’ambito di un Accordo tra il Ministero della Salute e la Regione Lazio per l’implementazione dei PUA – sottogruppo procedure operative- a partire dal mese di settembre 2010.
Questa modalità di lavoro e questo impianto organizzativo ha permesso la costruzione di una buona prassi consolidata dalla comune esperienza.
Con l’adozione dell’Atto di Autonomia Aziendale della ASL Viterbo in data 17 novembre 2014 DCS n°1039, il territorio del Distretto VT4 ( 13 Comuni) ed il territorio del Distretto VT5 ( 11 Comuni) costituiscono il DISTRETTO C della ASL Viterbo, con una unica Direzione di Distretto, collocata presso la “Cittadella della salute” di Civita Castellana.
In merito ai “Punti Unici di Accesso” (PUA), dall’Atto di Autonomia Aziendale ( pag.54) questi “dovranno realizzare il luogo di integrazione tra azienda ed enti locali, e rappresentare il luogo fisico e virtuale di accesso e di indirizzo, di orientamento e di presa in carico dei casi più complessi ( funzione di triage/filtro) costituendo il nodo intorno al quale si sviluppano i servizi territoriali a maggior fabbisogno di integrazione sanitaria e socio-sanitaria……..Sono stati identificati i seguenti PUA:…..Civita Castellana, Ronciglione” (presso Casa della Salute), “Vetralla,…” .
Con la Del. N° 90 del 18 gennaio 2016 “Approvazione del modello condiviso per la valutazione dei bisogni territoriali ..2015-2018” l’Azienda VT ha previsto “lo sviluppo della rete P.U.A. alla luce del progetto interRAI che prevede l’utilizzo degli strumenti contact assessment e Home care…..la vastità del territorio implica la necessità di adottare il modello –HUB & SPOKE- alla organizzazione dei P.U.A.:gli Hub coincideranno con le Direzioni i Distrettuali; a tali hub saranno collegati funzionalmente in rete gli sportelli funzionali (Spoke), che svolgeranno tutte le funzioni dell’accoglienza ed orientamento prevista attraverso gli strumenti in uso. Tale modello viene adottato al fine di consentire agli Hub di gestire le U.V.M.D. centralizzate , che si faranno carico di tutte le domande di salute (complesse) in entrata.”(cap.4.2 L’accesso alla rete territoriale: i Pua, pag.7)
Documentazione regionale
Piano di utilizzo risorse P.U.A. anni 2016-2017